Massaggio al Bambino
– Massaggio ayurvedico al bambino e al neonato
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MASSAGGIO NEONATALE
Da Kalil Gibran, il profeta:
E una donna che aveva al petto un bimbo gli disse: Parlaci dei figli.
Ed egli disse: I vostri figli non sono i vostri figli. Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé. Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro, e benché stiano con voi non vi appartengono.Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, perché essi hanno i propri pensieri.Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime, perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno
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MASSAGGIO AYURVEDICO AL BAMBINO
– SHANTALA-
MASSAGGIO AUYRVEDICO-SHANTALA-DEL BAMBINO:
Proponiamo il massaggio nei primi nove mesi di vita del bambino per continuarlo fino a tutta l’ infanzia e anche in adolescenza se e’ gradito. L’insegnamento avviene in piccoli gruppi di bambini e genitori ed e’aperto anche ai naturopati che vogliono imparare a massaggiare neonati e bambini- Vengono insegnate la teoria e la pratica del massaggio, anche ayurvedico e si dialoga su temi relativi alla prima infanzia
– corso di tre incontri mensili –
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Il massaggio infantile e i bisogni “multidimensionali” del bambino
Massaggio infantile.
Cosa intendiamo con queste parole? Sappiamo esattamente di cosa stiamo parlando? Forse no.
Il massaggio infantile è un Seme. E’ un’informazione, una dimensione, con la quale viene a contatto la famiglia intera. Fa bene solo al bambino? Direi proprio di no. Nel mio sentire il massaggio infantile ha una logica sistemica: la sua funzione è nutrire l’intero nucleo famigliare.
Per il bambino è un miglioramento della sua vita nel presente, e un investimento sul suo futuro. In tanti anni di esperienza, ho sempre visto le persone che entravano in contatto col massaggio ayurvedico (a tutte le età) vivere un miglioramento generale della qualità della loro vita.Un bimbo piccolo massaggiato sente più vicini i genitori; sente che ci sono, sente di essere amato.
Il massaggio è Relazione, è Scambio: è un conoscersi, è comunicazione. Per me personalmente il massaggio infantile, il massaggio ayurvedico, e il massaggio in generale è Cultura.
Sì, è cultura, e ti cambia la vita, proprio perchè è formativo, ti “coltiva”…E il massaggio è esattamente questo…coltivare una parte di sè essenziale, quella relativa al tatto, quindi al contatto, ai rapporti interpersonali…e alla percezione più piena di noi stessi.
Una via alla pienezza…e alla condivisione
Molti bambini oggi sono circondati di oggetti, Di abiti. Di gadget. Domanda: ma al bambino interessano i gadget o interessa l’amore dei suoi genitori? Sappiamo tutti la risposta, siamo stati tutti bambini. E oggi, se dovessi scegliere tra delle carezze e un oggetto, cosa sceglieresti?Abbiamo bisogno di sostanza, ma spesso la cerchiamo nei posti sbagliati. Abbiamo bisogno di amore, e non ce ne rendiamo neppure conto. I bambini se ne rendono conto perfettamente, perchè sono particolarmente vulnerabili, particolarmente fragili. Vivono la loro vulnerabilità completamente, aspettano solo di essere amati.
Il massaggio infantile permette a mamma e papà di Esserci, che nel mio sentire è la cosa più importante del mondo per un bambino.Questo varrà anche molto più tardi, quando sarà adulto e saprà che può essere amato e può amare. Questo è il messaggio che possiamo dare al bambino da subito, affinchè poi diventi per lui vita reale, sempre.Credo ci sia bisogno oggi, più che di massaggi iperspecialistici, di un vero massaggio universale infantile.
Sì, credo abbiamo bisogno di sollevarci dalle distinzioni territoriali e renderci conto che di amore abbiamo bisogno tutti, e che i bimbi di tutto il mondo hanno lo stesso anelito.Un massaggio che tenga conto delle radici storiche (penso alla vastità e differenziazione del massaggio ayurvedico, alla cultura del massaggio in India, che sono la matrice alla quale il massaggio infantile fa riferimento) ma che sappia aprirsi alla dimensione dell’adesso: personalmente ritengo fondamentale apprendere delle conoscenze di aromaterapia, l’uso degli oli vegetali, gli oli essenziali, gli idrolati…perchè privare i bambini di una gioia così grande? Di un bene a portata di mano?
Abbiamo bisogno di un massaggio che sia inserito in un contesto multidimensionale, perchè il bambino è multidimensionale (e anche noi!): è inserito in un ambiente, che ha una luce, una consistenza, un odore…una temperatura…dei suoni…e tutto questo può risultargli favorevole o meno.
Creiamo per il bambino uno spazio sacro dove possa crescere nutrito, forte, dove possa trovare ristoro e conforto.Questo vale anche per la famiglia intera: il massaggio e l’aromaterapia, i suoi profumi…la consistenza degli oli vegetali…e la carezza degli idrolati…sono una risorsa utile e meravigliosa, che può rendere uno spazio in casa un vero e proprio luogo di relax e ristoro, grazie alla ricchezza dei sentimenti…e all’abbondanza dei rimedi di Natura.
I BAMBINI: il futuro dell’umanità
La realtà è il nostro Maestro, una frase forte che spesso si fa fatica ad accettare essa implica uno sforzo enorme riguardo le nostre responsabilità perché è di questo che si tratta, i tempi che stiamo percorrendo ci aprono ad una possibilità importante e fantastica: cambiare la nostra realtà. Spesso le note dolenti che viviamo hanno più un significato di nuove prospettive da realizzare piuttosto che di sventura, eccolo il segreto che fatichiamo ad applicare, si vorrebbe tutto fatto senza sforzo ma non è cosi, la reale forza motrice di una nuova era è l’educazione e la conoscenza, che ci permettono di arricchirci con dovere acquisito migliorando noi stessi, partendo perché no proprio dai bambini, futuro dell’umanità, eredità del nostro passaggio sulla terra.
Nuove realtà ci attendono e hanno il profumo della bellezza che ci pervade ogni giorno e che dobbiamo responsabilmente condividere con tutti soprattutto con i nostri figli.
Il seme che deve stimolare ogni genitore è quello di accorgersi di quanto valore c’è in un bambino, e di quanto potere creativo si può generare imparando a conoscere la più fondamentale delle leggi che governano l’universo : ” TUTTO INTERAGISCE CON TUTTO “.
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Trasmettere questo messaggio ai nostri figli è di fondamentale importanza per la crescita creativa della vita dei bambini.
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BREVE STORIA DEL MASSAGGIO DEL BAMBINO
Il “Massaggio del bambino” è un’antica tradizione presente nella cultura di molti Paesi Orientali.
Ideatrice del Massaggio del Bambino è Vimala Mc Clure (Colorado – USA). Nel 1981 nasce l’I.A.I.M.
( International Association Infant massage).
In italia Il Massaggio del Bambino arriva tramite Benedetta Costa, di Genova, primo Trainer italiano.
Nel 1989 nasce l’Associazione Italiana di Massaggio Infantile
“Obiettivo dell’Associazione è incoraggiare il contatto e i rapporti umani durate il periodo di crescita del bambino, promuovere ricerche e corsi di preparazione e di istruzione in modo che i genitori, operatori della prima infanzia e bambini siano amati, valorizzati e rispettati dalla Comunità Mondiale”.
massaggio del bambino
INTRODUZIONE AL MASSAGGIO INFANTILE
Il massaggio infantile è un linguaggio non verbale, contatto corporeo, esperienza ed è una delle espressioni umane da noi poco conosciute.
Promuove uno stato di benessere psico-fisico-emotivo, stimolando le funzioni vitali:respirazione, circolazione, difese immunitarie, sistema nervoso…
Insegna a rispondere alle situazioni di stress con il rilassamento.
Aiuta nella comprensione dei messaggi, non sempre chiari, che arrivano dai bambini.
Sostiene nel creare, riequilibrare, approfondire la relazione genitori-figli.
Il massaggio infantile è una tecnica “di cuore” nella quale vengono privilegiati l’ascolto e l’attenzione. E’ un mezzo per dare e ricevere. E’ anche una tecnica scientifica, equilibrata e completa che unisce massaggio indiano rilassante, massaggio svedese stimolante, riflessologia (mani, piedi), yoga (addome in particolare).
Il massaggio può incominciare a un mese di vita ed accompagnare la crescita del bambino naturalmente, con varie modifiche e adattamenti. Può cominciare anche a un anno o più tardi e può durare per tutta la vita. L’esperienza del massaggio rimane impressa nella “memoria corporea”, come contatto profondo con se stessi e con gli altri; aiuta nelle situazioni di stress in particolare, ma anche nelle situazioni quotidiane.
In situazioni particolari (es.: presenza di un solo genitore, adozione, affidamento, bambini maltrattati…)può offrire l’esperienza di un contatto positivo e rassicurante.
In situazioni di handicap il bambino con disabilità mentali, visive o uditive o dello sviluppo non può rispondere a messaggi normali ed è più difficile anche la comprensione dei messaggi da lui inviati. In tali casi il massaggio è un reale aiuto: offre benefici fisiologici e facilita lo sviluppo dell’interazione genitore-bambino.
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ORGANIZZAZIONE DEL CORSO
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L’insegnamento avviene in piccoli gruppi di bambini e genitori,
e di allievi di naturopatia che vogliono imparare a massaggiare il bambino/a e tutto questo nel corso di tre incontri mensili.
Vengono insegnate la teoria e la pratica del massaggio e si propongono temi relativi alla prima infanzia.
L’insegnamento della tecnica è adattato all’età del bambino e alle situazioni individuali.
Verranno appronfonditi alcuni argomenti ,ad esempio: il bonding o legame, il pianto del bambino, la nascita, il tatto, lo stress, il rilassamento, il coinvolgimento del padre,il rapporto con la madre…il tutto per proporre massaggi anche personalizzati e per dialogare sui temi legati all’infanzia
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MASSAGGIO DEL NEONATO
Proponiamo il massaggio nei primi nove mesi di vita.
Per il bambino la gestazione non termina con la nascita come per gli altri mammiferi.
Per il bimbo c’è una fase di utero-gestazione (nel grembo materno) e una di estero-gestazione, nei primi sei mesi di vita dopo la nascita.
Le esperienze tattili in questi primi sei mesi sono fondamentali.
Nel grembo materno, il bambino si sente avvolto dalle pareti uterine, cullato dalla pressione ritmica del liquido amniotico, rassicurato, sostenuto.
Nella fase di estero-gestazione, il neonato sta tanto meglio quanto più fedelmente sono riprodotte queste condizioni. Il contatto col seno, sentirsi circondato dalle braccia, coccolato, lo fanno sentire ancora sostenuto.
Lo aiutano a prendere coscienza dei confini, che non sono più le pareti uterine, adesso sono definiti dal corpo, dalla pelle.
Col massaggio lo aiutiamo a prendere coscienza del suo corpo e, avendo coscienza dei propri confini, può entrare in contatto con “l’altro”.
Dopo i sei mesi, al termine dell’estero-gestazione, comincia ad avere i mezzi per l’acquisizione dell’autonomia. “Le mani e la pelle che viene toccata, parlano un linguaggio molto profondo, che va aldilà delle parole, e che madre e figlio sono certamente in grado di recepire molto più di qualsiasi altra forma di comunicazione”.
Quanto più un massaggio è fatto con amore, tanto più viene recepito.
massaggio del bambino
MASSAGGIO INFANTILE
ADATTAMENTO DEL MASSAGGIO AL BAMBINO CHE CRESCE
Quando il bambino comincia a “gattonare”, muoversi diventa per lui la cosa più importante.
Comincia allora a diventare difficile massaggiarlo, ma non impossibile.
E’ necessario modificare alcuni movimenti, inventare giochi, servirsi di filastrocche….insomma essere “creativi” e “massaggiare le parti “a portata di mano”…
A volte rifiuta il massaggio , come simbolo di indipendenza, ma , se è stato massaggiato da neonato,questo è in genere una fase transitoria.
Da uno a tre anni , il bambino vive tappe evolutive molto importanti: apprendimento del linguaggio, educazione al vasino e controllo degli sfinteri, eventuale inserimento all’asilo nido.
Il massaggio si pone come supporto, aiuta i genitori a leggere i segnali che il bambino manda e a intervenire nei momenti di richiesta.
Da tre anni il massaggio diventa sempre più gioco, anche di gruppo: è questa l’età della strutturazione del gioco con gli altri.
Per il bambino della Scuola Elementare, è di grande aiuto nel continuare a percepire il suo corpo, per la scoperta di sè e del mondo circostante. “Essere insieme” lo aiuta ad aprirsi .
Un massaggio può aiutarlo a rilassarsi per un “risultato scolastico” non brillante. Può rilassare i muscoli della schiena irrigiditi per essere stato fermo molte ore.
Il corpo si modifica per tutta la vita.
E’ un’avventura affascinante scoprirne i suoi bisogni.
Dovremmo avvicinarci all’adolescente con la stessa delicatezza e attenzione con cui ci avviciniamo al neonato.
Un massaggio alla schiena al figlio che il giorno dopo ha un compito in classe, è un prezioso momento di comunicazione in un’età in cui i grandi cambiamenti a livello fisico , psichico ed emotivo creano conflitti e disorientamento.
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IL MASSAGGIO IN SITUAZIONI DI HANDICAP
Il bambino con disabilità mentali, visive, uditive, e dello sviluppo non può rispondere a messaggi normali, ed è più difficile la comprensione dei messaggi da lui inviati.
Il massaggio infantile può’ essere un reale aiuto. Ogni situazione è diversa, non solo per il tipo di disabilità, ma anche per i bisogni di ognuno. Il massaggio va quindi adattato individualmente.
E’ importante lavorare insieme al fisioterapista e agli altri terapeuti, ma la funzione peculiare del Massaggio Infantile è aiutare la comunicazione tra bambini e genitori e sostenere questi ultimi.
Quando nasce un bambino disabile, i genitori si trovano di fronte alla perdita del figlio “normale”che si aspettavano, e spesso, le loro reazioni interne sono: rabbia, rifiuto, disorientamento, depressione. Spesso questo disorientamento può compromettere seriamente la relazione con il loro bambino.
Il massaggio si pone come reale supporto per i genitori, perché il contatto fisico col loro bambino produce un effetto nel loro cuore che porta all’affermazione di sentimenti positivi e amorevoli; facilita la comprensione dei messaggi inviati dal bambino, e porta verso la costruzione di un rapporto. I genitori hanno bisogno di un aiuto concreto.
Il massaggio è un aiuto concreto, sia per i benefici fisici che produce sul bambino, sia per l’interazione, la facilitazione nella comprensione dei messaggi inviati dal bambino.
Il contatto fisico è molto importante fin dal primo giorno di vita, soprattutto per questi bambini.
Il bambino disabile è un po’ come un neonato: molto sensibile, istintuale, e va ASCOLTATO molto attentamente. Possiamo così sentire di cosa ha bisogno, cosa gli piace, e cominciare a toccarlo in quelle parti del corpo. A volte, è stato traumatizzato in alcune zone,sottoposto a interventi dolorosi; dobbiamo avvicinarci a queste zone con molta delicatezza.
E’ importante anche trovare il massaggio più appropriato ad ognuno, aiutare le persone che sono a contatto col bambino ad avvicinarsi a lui “in ascolto”.
“Quando noi ascoltiamo i nostri bambini col cuore, noi riscopriamo ciò che volevamo sapere”.
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LETTERA A UNA BAMBINA CHE STA PER NASCERE
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Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l’acqua e la pelle tesa della pancia di mamma?
Cosa ti hanno detto le tue orecchie imperfette delle nostre paure?
Riusciremo a volerti senza pretendere, a guardarti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti?
Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni?
Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia una richiesta spasmodica o un ricatto d’affetto?
Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni- segnali a volte sfacciati delle nostre assenze- ma di attenzioni.
Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi.
La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente.
Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore.
Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte.
Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione.
La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità.
Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita.
Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire vuoti, né pietire uno sguardo o un’ora d’amore.
Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia.
Adora la tua inquietudine finché avrai forze e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, soprattutto i più pavidi e vulnerabili.
Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio con curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva.
Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell’orizzonte. E tu allora porterai quell’amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima.
Tratto da P. CREPET- Non siamo capaci di acoltarli, Einaudi, Torino 2001
EDUCAZIONE EMOTIVA
-L’intelligenza emotiva è la capacità di entrare in contatto col mondo delle proprie emozioni e sentimenti; viverli e imparare a gestirli.
– L’intelligenza emotiva dei bambini è determinata in parte dal temperamento, ma anche dalle interazioni con i genitori.
-I genitori possono fare molto per sviluppare nei figli le basi dell’intelligenza emotiva. Naturalmente, per essere d’aiuto, i genitori devono averne conoscenza.
Es.: un padre o una madre troppo desintonizzati dalla propria tristezza non potranno aiutare un figlio a comprendere la differenza fra il dolore per una perdita, il sentirsi malinconici se si guarda un film lacrimoso, e la tristezza che assale il bambino quando accade qualcosa a una persona cara.
Consapevolezza emotiva significa soltanto che si riconosce il fatto di provare un’emozione; significa saper identificare i propri sentimenti, ed essere sensibili alla presenza di emozioni e sentimenti nelle altre persone.
I genitori autorevoli ed emotivamente consapevoli sono “allenatori emotivi”.
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QUANDO COMINCIA IL RAPPORTO EMOTIVO DI UN BAMBINO CON I GENITORI?
Esistono diverse teorie. Alcuni dicono che già nell’utero il bambino reagisce allo stato di tensione o di serenità della madre.
Il massaggio si propone come finalità il rafforzamento della relazione affettiva tra genitore e bambino.
Il massaggio è uno dei mezzi attraverso cui i genitori imparano ad ascoltare e rispettare il proprio bambino. Il bambino impara ad ascoltare e rispettare il proprio corpo e a comunicare le sue emozioni.
E’ necessario “chiedere il permesso”di avvicinarsi col contatto, per insegnare al bambino che lui ha il controllo sul suo corpo e può esercitare il diritto di rifiuto.
E’ importante per il bambino parlare dei propri sentimenti, ma a volte è difficile che si apra; il massaggio può essere un mezzo per facilitare la comunicazione, anche quando i bambini sono piu’ grandi.
Inoltre uno stretto rapporto tra genitori e bambini pone le basi dell’autostima.
I bambini imparano dalle nostre risposte al loro disagio che l’emozione ha una direzione e che è possibile passare da sentimenti di intensa tensione, ira, paura a sensazioni di agio e di protezione.
I bambini che vedono trascurati i loro bisogni emotivi, non sono in grado di imparare questa lezione. Non hanno mai avuto una guida che li portasse dall’agitazione alla tranquillità, per cui non sanno calmarsi da soli.
E’ interessante vedere bambini che hanno avuto una guida emozionale che gradualmente immagazzinano nel loro comportamento le risposte tranquillizzanti di chi si occupa di loro.
Possono fare riferimento a queste esperienze quando sono soli e agitati e praticare schemi di autoregolazione delle emozioni e di rilassamento.
Ogni genitore ha quindi l’opportunità di aiutare i figli ad apprendere comportamenti d’auto-rilassamento fin dall’infanzia.
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Fino a che età si può massaggiare il bambino?
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Poiché il massaggio del bambino è sempre orientato ai suoi bisogni e alle sue richieste , esso potrà accompagnare lui e voi per lungo tempo.
Questa particolare forma di comunicazione aiuta a superare molti momenti critici dell’infanzia. Nelle varie fasi di sviluppo che attraversa, il bambino ha bisogni differenti.
Le tecniche di massaggio possono essere modificate e adattate al suo sviluppo fisico e psicologico.
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Una volta cresciuto, massaggiate il vostro bambino con un profumo particolare, aggiungendo all’olio del massaggio alcune gocce del suo aroma preferito. Aiutatelo a percepire se stesso attraverso i sensi.
Massaggiategli la schiena con un guanto da massaggio e accompagnate i movimenti con una storiella che parli di un riccio. Scrivetegli sulla schiena i numeri e le lettere dell’alfabeto e invitatelo ad indovinarli. Concedete un po’ di attenzione alle gambe, lasciatele cadere a penzoloni e massaggiate i piedi: procurerà una sensazione di sostegno anche a livello interiore. Adattate i massaggi agli arti ormai allungati.
In ogni fase di sviluppo il massaggio può rivelarsi un piacevole rituale e un aiuto prezioso.
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Per esempio, nel periodo critico del cambio dei denti, quando ogni cosa dentro e fuori, sembra vacillare, potete aiutare vostro figlio a percepire di nuovo se stesso attraverso il contatto e il tocco.
Se invece vostro figlio è già adolescente, ma ama comunque farsi massaggiare ancora, non pensiate che sia una cosa tanto scontata. Procedete con rispetto e riconoscenza per la fiducia.
Il massaggio può offrire anche l’occasione per una chiacchierata o anche per un semplice scambio di sguardi che non rende necessarie altre parole.
Come possono partecipare al massaggio il fratellino o la sorellina?
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Massaggiate il fratellino o la sorellina più grandi: la nascita del nuovo arrivato causa un vero sconvolgimento del loro mondo.
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Il massaggio è una meravigliosa opportunità per dedicarvi con maggiore attenzione e affetto anche al fratellino più grande. Massaggiate anche lui in base all’età, per soddisfare il suo bisogno di contatto fisico e di senso di sicurezza. Il sentirvi così vicini lo spingerà magari ad aprirsi e ad esprimere ogni più profondo sentimento.
Grazie a questo contatto intensivo non temerà più di essere soppiantato dal nuovo arrivato. Dimostrategli e ditegli che lo amate ancora come prima.
Quando massaggiate il neonato, coinvolgete anche l’altro figlio fin dall’inizio. Mostrategli un movimento facile, così che possa massaggiare anche lui il nuovo arrivato.
Filastrocche per il massaggio del bambino più grande:
I bambini amano le storie e amano i giochi. Amano le rime e le ripetizioni. Amano il contatto, il solletico, il caldo e il freddo. I bambini amano la vita e amano l’attimo.
Perché una filastrocca riesca a rafforzare le energie psichiche e fisiche del bambino sono necessarie mani amorevoli, storie, rime e versi, ritmo e fantasia e naturalmente tantissimo amore.
La tradizione delle filastrocche per il massaggio o per il corpo esiste già da tempo. Quando eravamo piccoli le nostre nonne erano solite raccontarcele sulle mani, sul visino, ecc.
Possiamo raccontare delle brevi storie accompagnandole col massaggio.
Le varie parti del corpo possono diventare degli eroi e crescere grazie ai compiti e alle avventure che i bimbi affrontano di volta in volta.
Una breve storiella può favorire l’insorgere della fiducia nel bambino. La storia è in sé un ponte che unisce bambini e adulti. Una volta cresciuto, il bambino ha la possibilità di renderci partecipi di ciò che avviene dentro di lui attraverso l’espressione del viso e le domande che vorrà porci nel corso della storia oppure tramite i desideri che esprime.
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Le storie che ci raccontano durante il gioco e il massaggio rappresentano un vero e proprio “dare e ricevere”.
Esempi di storielle:
Il topolino
Il topolino, come si sa,
in cerchio corre di qua e di la.
A volte forte, a volte lento,
a volte triste, a volte contento.
Va di continuo in su e in giù,
poi quando è stanco non corre più.
Ma dopo un po’ che si è riposato,
a correre in cerchio è già ritornato!
Per la schiena:
La schiena delicata,
ma coraggiosa e forte,
nel viaggio di questo mondo
ti aprì un giorno le porte.
Adesso vuole avere a sua disposizione
Due mani dolci e forti e tanto, tanto amore.
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SPUNTI PER RIFLETTERE
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da Kahlil Gibran, il profeta:
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E una donna che aveva al petto un bimbo disse: Parlaci dei figli.
Ed egli disse: I vostri figli non sono i vostri figli. Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro, e benché stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime, perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d’essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi. Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e con la Sua forza vi tende affinchè le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere; perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l’arco che sta saldo.
da
Il piccolo principe – Antoine de Saint-Exupèry.
“Da dove vengo, dove mi hanno trovato?” domanda il neonato alla mamma.
Lei piange e ride nel contempo e stringendo il bambino al petto, gli risponde:” Tesoro mio, eri nascosto nel mio cuore, eri il suo desiderio.
Eri nelle bambole della mia infanzia quando, ogni mattina, modellavo nell’argilla l’immagine del mio dio, eri tu che facevo e rifacevo.
Tu eri sull’altare con la divinità del nostro focolare; adorandola, adoravo te. In tutte le mie speranze, in tutti i miei amori, nella mia vita, in quella di mia madre, sei tu che hai vissuto.
Lo spirito immortale che protegge il nostro focolare ti coccola sul suo seno dalla notte dei tempi. Nella mia infanzia quando il cuore apriva i suoi petali, tu lo avviluppavi, come un profumo inebriante.
La tua delicata freschezza vellutata le mie giovani membra come il riflesso della rugiada che precede l’aurora.
Tu piccolo del cielo che hai per sorella gemella la luce del primo mattino, tu sei stato portato dalle onde della vita universale che ti ha infine posato sul mio cuore. Mentre contemplo il tuo viso, il mistero mi inghiotte; tu che appartieni a tutti mi sei stato donato! Per paura che mi scappi, ti tengo stretto al cuore.
Quale magia il tesoro del mondo ha consegnato alle mie fragili braccia?”.
(R.Tagore).
I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.
BENEFICI DEL MASSAGGIO PER IL BAMBINO
UN MIGLIORAMENTO DEL RITMO DEL SONNO
NORMALIZZAZIONE DEL TONO MUSCOLARE E AUMENTO DELLA FLESSIBILITÀ
MIGLIORMANETO DEI MECCANISMI DI ADATTAMENTO E DEGLI STATI COMPORTAMENTALI
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CAPACITÀ DI AUTOCONSOLAZIONE
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RIDUZIONE DI ORMONI DELLO STRESS
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MIGLIORAMENTO DEI LIVELLI DI ORMONI DI RILASSAMENTO, MAGGIORI LIVELLI DI DOPAMINA
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MINORE IPERATTIVITÀ,
MINORE IPERSENSIBILITÀ
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SOLLIEVO DA: GAS E COLICHE INTESTINALI, STITICHEZZA, FASTIDI DELLA DENTIZIONE
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ECCESSO DI MUCO
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IPERSENSIBILITÀ AL TOCCO
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TENSIONE FISICA E PSICOLOGICA
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IRRITAZIONI CUTANEE
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l’interazione che include
la comunicazione verbale e non verbale del genitore
le capacità prelinguistiche di comunicazione (ossia la capacità di comunicazione prima dello sviluppo del linguaggio)
attaccamento sicuro e un forte legame (bonding).
l’amore del genitore, il rispetto, la pazienza, l’empatia e il nurturing touch (tocco d’amore)
imitazione e attivazione dei sensi.
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il rilassamento
è dimostrato da:
un miglioramento del
ritmo del sonno
normalizzazione del tono muscolare e
aumento della flessibilità
migliormaneto dei meccanismi di adattamento
e degli stati comportamentali,
capacità di autoconsolazione
riduzione di ormoni dello stress
, miglioramento dei livelli di ormoni di rilassamento
maggiori livelli di dopamina.
minore iperattività
minore ipersensibilità
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vengono stimolati:
lo sviluppo del linguaggio e il miglioramento delle capacità di apprendimento
apparato circolatorio, digerente, respiratorio
sistema ormonale, nervoso, vestibolare
crescita
percezione mente/corpo
connessione neuronale
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procura sollievo
da:
gas e coliche intestinali
stitichezza
crampi gastrointesinali
dolori della crescita
fastidi della dentizione
eccesso di muco
ipersensibilità al tocco
tensione fisica e psicologica
irritazioni cutanee
Il massaggio in sintesi.
Il massaggio porta innumerevoli benefici sul piano fisico e psicologico al bambino.
Favorisce uno stato di benessere nel bambino. Aiuta a scaricare e dare sollievo alle tensioni provocate da situazioni nuove, stress o piccoli malesseri.
Favorisce il rilassamento del bambino. Stimola, fortifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario e gastro-intestinale e così previene e da sollievo al disagio delle coliche gassose.
Può rivelarsi un buon sostegno nei disturbi del sonno-veglia.
Favorisce nel bambino la conoscenza delle varie parti del corpo sostenendo lo sviluppo dell’immagine di sé, così da far sentire il bambino aperto, sostenuto ed amato.
Favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione genitore-bambino.
Un elemento importante: la stimolazione.
Vista: durante il massaggio c’è un diretto contatto visivo con la madre; il bambino osserva il volto (contorni e particolari), nota le espressioni. Se tenuto nella posizione a culla col capo allineato con il resto del corpo riceve stimolazioni simmetriche e ciò naturalmente acuisce la capacità visiva e la messa a fuoco, accelerando la mielizzazione del nervo ottico e quindi la funzionalità visiva (la funzione crea l’organo).
Udito: sempre nella posizione a culla simmetrica la madre parla al bambino con una voce adatta che riconosce istintivamente. Il bambino riceve simmetricamente lo stimolo uditivo e comincia a misurare le distanze. Parlare al bambino diventa anche un rinforzo del linguaggio. Il bambino, quando parla la mamma, per imitazione produce dei suoni e la madre li rinforza creando così un primo dialogo verbale.
Odorato: la vicinanza e lo stretto contatto fanno si che la madre e il bimbo si riconoscano, soprattutto nei primi mesi.
Si potrebbe parlare di educazione sensoriale.
Il massaggio di tutto il corpo permette una precoce e completa percezione e conoscenza dello schema corporeo a livello cerebrale.
Altro beneficio del massaggio è il sollievo.
Infatti il massaggio all’addome allevia il dolore delle coliche gassose, tonificando il tratto digestivo e aiutando ad eliminare aria e feci. Vi sono casi in cui il massaggio del viso allevia la tensione durante il periodo della dentizione e aiuta a scaricare il nasino durante il raffreddore.
Da un punto di vista psicologico, il massaggio sostiene e nutre il processo di attaccamento.
L’attaccamento si sviluppa fortemente nei primi nove mesi di vita e persiste.
Grazie all’attaccamento si può vivere l’esplorazione, cioè una dimensione di scoperta della realtà, sapendo che c’è qualcuno (soprattutto la figura materna) presente e di riferimento.
Vivere in modo sano l’attaccamento permette all’essere umano di strutturare solidi legami affettivi con particolari persone.
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L’INSEGNAMENTO DEL MASSAGGIO INFANTILE
INTRODUZIONE – RIFLESSIONI GENERALI.
PREPARAZIONE AL MASSAGGIO:
GLI OLI DI BASE
CREARE LO SPAZIO INTERIORE ED ESTERNO ADATTI PER IL MASSAGGIO
LE FASI DI SVILUPPO DEL BAMBINO.
I CINQUE ELEMENTI NEL MASSAGGIO AYURVEDICO DEL BAMBINO.
I MASSAGGI: LAVORARE ANCHE IN SITUAZIONI PARTICOLARI –
(NEONATI-
BAMBINI CON NECESSITA’ PARTICOLARI
– PREMATURI
– IL BAMBINO PIU’ GRANDE)
MASSAGGI COMPLETI E LOCALI.
CRESCERE INSIEME.
L’AYURVEDA E I DOSHA
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TECNICA DEL MASSAGGIO SHANTALA AL BAMBINO
(PRIMA DI PRATICARE DA SOLI QUESTA TECNICA E’ BENE PARTECIPARE AL CORSO)
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Spalle-torace-petto-braccia.
PARTE ALTA: con le mani al centro del petto, farle scivolare verso l’esterno arrivando alle spalle.
Eseguire lo stesso movimento scivolando poi lungo le braccia fino alle mani.
Massaggiare il dorso della mano con le dita (una alla volta).
Eseguire delle compressioni dalle spalle al polso.
Massaggiare il palmo della mano (uno alla volta).
PARTE BASSA: Massaggiare partendo dal centro del torace eseguendo un’apertura verso la pancia.
Massaggiare la pancia in senso orario.
Eventualmente eseguire lo stesso movimento con l’avambraccio.
Eseguire un massaggio a mani alternate, andando dal fianco sinistro alla spalla dx, e dal fianco dx alla spalla sx.
Per il massaggio alle braccia si può girare il bambino sul fianco.
Massaggiare le mani aprendo il palmo, e un po’ strizzando le dita.
Riproporre qualche massaggio sulla pancia.
GAMBE E PIEDI.
Massaggiare la gamba con movimenti ad “arpa” (a mani alternate)
Eseguire la manualità dello “strizzamento”
Massaggiare la caviglia.
Massaggiare la parte del piede con il pollice.
SCHIENA E GAMBE DIETRO.
Con la mano sinistra eseguire una pressione dalla zona del collo fino alle natiche. Il movimento deve essere lento e attento.
Eseguire un movimento di accarezzamento dalla schiena alle gambe dietro, e applicare una leggera trazione.
VISO
Praticare un massaggio di apertura sulla fronte con i pollici.
Scendere verso il mento, con una progressione di circo letti o anche a mano piena con movimenti circolari.
Per il massaggio si utilizza l’olio di mandorle dolci sulle mani. Un tocco ruvido potrebbe irritare la pelle del bambino.
Il massaggio può essere fatto con tocchi molto leggeri anche per i bambini nati pre-termine.
Non c’è data di inizio nel praticare il massaggio e nemmeno di fine. Si potrà incominciare da subito e protrarlo finchè il bambino lo richiederà.
Con il massaggio in tutti i bambini si riscontrano effetti sorprendenti: la pelle diventa liscia ed elastica, grazie all’attivazione delle ghiandole sebacee che si svuotano in superficie.
Meteorismo e stati di irrequietezza diventano rari per i bambini massaggiati con regolarità. Si riducono le cosidette “coliche”, a volte da attribuirsi ad uno scambio affettivo incerto o mal riuscito tra genitori e bambino.
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Docente:
PINUCCIA CERIANI
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Pinuccia Ceriani, naturopata floriterapeuta per mamme e bambini.
Ha lavorato come infermiera fino ad aprile 2009 presso l’Azienda ospedaliera Sant’Antonio Abate, Gallarate (Varese).
Ha svolto per diversi anni attività di reparto e per 7 anni è stata responsabile della sala interventistica ecografica. Dal 2003 al 2009 segretaria di direzione presso la direzione sanitaria del suddetto ospedale.
Si interessa di naturpatia in gravidanza, parto e post-partum.
Lavora in strutture private come piscine centri olistici e asili,ed anche singolarmente a domicilio per mamme in difficoltà.
Insegnante di massaggio infantile dell’ AIMI (associazione italiana massaggio infantile)collegata a IAIM (international Association Infant Massage) fondata nel 1977 da Vimala Mc Clure.
Obiettivo dell’ associazione è incoraggiare il contatto e i rapporti umani durante la crescita del bambino, promuovere corsi di preparazione e di istruzione in modo che i genitori e i bambini siano amati e rispettati dalla comunità mondiale..
Il massaggio infantile è un linguaggio non verbale, contatto corporeo, esperienza ed è una delle espressioni umane da noi poco conosciute.
Promuove uno stato di benessere psico-fisico-emotivo, stimolando le funzioni vitali:respirazione, circolazione, difese immunitarie, sistema nervoso…
Insegna a rispondere alle situazioni di stress con il rilassamento.
Aiuta nella comprensione dei messaggi, non sempre chiari, che arrivano dai bambini.
Sostiene nel creare, riequilibrare, approfondire la relazione genitori-figli.
Il massaggio infantile è una tecnica “di cuore” nella quale vengono privilegiati l’ascolto e l’attenzione. E’ un mezzo per dare e ricevere. E’ anche una tecnica scientifica, equilibrata e completa che unisce massaggio indiano rilassante, massaggio svedese stimolante, riflessologia (mani, piedi), yoga (addome in particolare).
Il massaggio può incominciare a un mese di vita ed accompagnare la crescita del bambino naturalmente, con varie modifiche e adattamenti. Può cominciare anche a un anno o più tardi e può durare per tutta la vita. L’esperienza del massaggio rimane impressa nella “memoria corporea”, come contatto profondo con se stessi e con gli altri; aiuta nelle situazioni di stress in particolare, ma anche nelle situazioni quotidiane.