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YOGA NADA

SUONI TAOISTI DI GUARIGIONE

CAMPANE TIBETANE DEI CHAKRA

suoni di guarigione

i suoni di guarigione influenzano il nostro dna

*
dice OSHO:

Quando ti avvicini o tocchi il corpo di una persona,
sii disposto alla preghiera come se Dio stesso fosse presente,
e tu semplicemente lo servirai.

Lasciati andare con l’energia totale.
Ogni volta che vedi fluire il corpo e che vedi l’energia costituire una nuova armonia,
sentirai delle gioie senza precedenti
e ti troverai in una meditazione profonda.

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“Se accettiamo che il suono è vibrazione e sappiamo che la vibrazione tocca ogni parte del nostro essere fisico, abbiamo capito che il suono si sente non solo attraverso le nostre orecchie, ma in ogni cellula del nostro corpo.

Se un suono guarisce a livello fisico è perché ci tocca così profondamente e ci trasforma sul piano emozionale e spirituale.

Il suono può correggere gli squilibri di ogni livello di funzionamento fisiologico e può svolgere un ruolo positivo nel trattamento di praticamente qualsiasi patologia medica. “

(Diane Mandle)

campane tibetane dei chakras

 

SUONI TAOISTI DI GUARIGIONE
L’uomo è un’antenna che, come ogni antenna, riceve ed emette contemporaneamente e funziona come un corpo assorbente e accumulatore.

In ogni cellula del corpo che è Tempio dello Spirito, vi è una memoria che viene trasmessa influenzando le altre che sono interconnesse.

Ciascun organo emette su una frequenza o lunghezza d’onda propria ed è influenzato da uno specifico suono.

Tutte le sue cellule funzionano in base ad un modello elettromagnetico specifico basato sulla polarizzazione
Una cellula sana attira ciò di cui ha bisogno per osmosi elettromagnetica e respinge ciò che le nuoce.

Un disturbo della polarizzazione è causa di malattia e dolore.

DNA E SUONO

Anche il DNA ha un suono, ribattezzato subito “Il suono della vita”, una musica che è prodotta dalle vibrazioni, dai movimenti del Dna stesso che è stato registrato e fatto ascoltare da un team italoamericano guidato dal docente di Biologia molecolare dell’Università di Bologna Carlo Ventura e dal fisico James Gimzewski dell’università di Los Angeles in California.

La trasmissione dei SUONI TAOISTI stimola per Biorisonanza l’attività cellulare cerebro-organica del ricevente nelle stesse frequenze.

L’attività elettromagnetica del DNA – RNA dei neuroni cerebrali delle cellule alterate del ricevente viene riattivata dal terapista del Suono con un’azione di Biorisonanza trasmessa per induzione.

Ogni sistema ha un suo suono appropriato ed è una chiave di accesso e di ricongiunzione col Sé Divino. Questa chiave ci può guidare nel riconoscimento di uno squilibrio o nel risveglio del nostro potenziale di guarigione.

Avvalersi dei suoni taoisti di guarigione produce cambiamenti profondi, struttura l’energia, uniformandola al Sé superiore.

Il suono oltre ad aprire porte sconosciute, ri-unisce.

I Suoni Taoisti di Guarigione sono antichi, erano segreti, servivano la guarigione ed erano parte della filosofia Taoista.

Antichi perché risalenti al tempo in cui l’uomo viveva in armonia con se stesso e la Natura; erano segreti perché tramandati da maestro a discepolo,

erano di guarigione, perché avevano il fine di rendere l’uomo integro nel corpo mente e spirito; taoisti, perché ispirati agli insegnamenti di coloro che ricercavano in tutti i campi per realizzare un rapporto armonico con la Natura.

Così, seguendo l’antichissimo codice dei Suoni Taoisti ,potremo comunicare con i nostri organi, farli vibrare ed equilibrarli, operando una vera e propria trasformazione energetica delle emozioni.
Cominciando dalla nostra realtà fisica interiore, impareremo a contattare quello che i Taoisti chiamavano il “Bambino Immortale” o Essenza Spirituale, amore e coscienza presente in tutti noi a livello subatomico, e riflesso, in maniera olografica, nelle nostre cellule, tessuti e organi di tutto il corpo.

Si possono far risuonare campane tibetane, campane di cristallo sui vari chakra, ma Il suono della nostra voce è il mezzo più immediato per creare una risonanza con gli organi del nostro corpo, attivando un processo di auto-guarigione e di riequilibrio.

Grazie ai Suoni Taoisti, avverrà una trasformazione energetica delle emozioni secondo il circuito di reciproco nutrimento esistente tra gli organi e tra essi e la natura. Gli elementi interni e quelli esterni creeranno così un reciproco nutrimento.

La musica dei suoni taoisti arriva in profondità cambia la persona dall’interno. Volgere l’attenzione all’interno significa cogliere la “musica” del proprio Sè superiore e la musica degli organi.

Possiamo avvalerci dei Suoni Taoisti di Guarigione con Mantram e bija per una cura olistica: corpo mente e spirito.

Con uno speciale apparecchio si è potuto constatare che le cicale “cantano l’OM”, che tutto l’universo risuona di questa vibrazione, ed ognuno di noi è un’armonica che risuona con l’Uno nella sua totalità

il puro intento, la percezione risvegliano il suono interiore e ci riportano al nostro puro Silenzio, una meditazione profonda e benefica.

In ogni tradizione spirituale gli uomini hanno ascoltato il SUONO INTERNO collegato al SUONO COSMICO

Ognuno di noi è in grado con Maestria,

donata dal puro intento e dalla coerenza cuore-cervello

di scegliere quali suoni far risuonare nelle persone che vengono a noi per trovare un nuovo equilibrio. Siano essi dati dalla voce, dalle campane tibetane, da quelle di cristallo, dai mantram ….

L’uomo dell’antichità era molto spesso in ascolto del cuore, ora ci viene insegnato, anche dalla scienza l’importante coerenza cuore-cervello
il cervello intuisce il cuore risponde.

L’esperienza Taoista del suono è profonda, e contempla molte tecniche, molti suoni, ciascuno dei quali agisce ad un livello particolare

I suoni Taoisti relativi agli Organi costituiscono un metodo efficace per purificare l’organismo, alleviare la tensione e il dolore, modificare l’umore, e aprirci alla percezione dei mondi spirituali.
Sono arti di cura molto appropriate anche per il corpo, ma ciascuno dovrà interiorizzarli , sperimentarli profondamente, per liberarsi da ciò che non serve e non nutre ed al tempo stesso accogliere l’Unità dentro di sé.

L’ascolto di tali suoni è indicato per tutti ed è molto efficace per quanti soffrono di stress, stanchezza cronica, mancanza di energia, malattie a lungo termine,poichè essi ristabiliscono il flusso energetico eriequilibrano i due emisferi cerebrali e, soprattutto perchè, per noi assieme al suono viene “accarezzato il corpo” con il massaggio-messaggio, attr averso un adeguato movimento fisico che libera molte endorfine.

L’uso appropriato del suono consente quindi di modificare la struttura cellulare e fortificare la natura fisica.

In generale possiamo dire che attraverso questi suoni vi è un ricongiungimento del Sé Divino col Sé Organico e questo è benefico, consolatore e attivatore

L’uso dei Bjia è simile all’uso dei Suoni Taoisti.

Le Vocali sanscrite, con il loro potere antico, aprono le porte energetiche interne ed esterne, cioè ripuliscono o energizzano i chakra.

Ogni suono evoca una qualità Divina, ed ogni accordo genera un campo vibrazionale di risonanza. Così si può ricostruire o costruirsi una nuova realtà.

Possiamo così parlare anche dei Mantram che impareremo a scegliere appropriatamente per ogni situazione.
Il Mantra OM è il primo e può essere usato molto profondamente, come suono primordiale, suono d’Origine, che apre la porta del Divino.

Questo suono è una cifra, chiude in sé un’infinità di suoni, che sono spettri di Luce, di cui noi ne percepiamo solo alcuni.

Invece di ascoltare l’esterno, insegneremo alle persone che verranno a noi ad ascoltate il loro cuore, ed ogni organo dentro di loro.

Modificando la loro percezione concepiranno di essere connessi ai suoni cosmici che curano e guariscono.

Non tutti i suoni sono adatti ad ognuno così mettendoci anche noi in ascolto coglieremo l’armonia interiore ed esteriore attraverso il puro intento della coerenza cuore-cervello e agiremo con correttezza e competenza
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il Suono è Luce, Materia e La frequenza è l’aspetto variabile, ed è ciò che differenzia le diverse realtà.
Se ” colpiremo” uno squilibrio di un organo con un’onda sonora molto armonica potremo ristrutturarlo, cioè fortificare i legami molecolari al suo interno.

Perciò se modificheremo la vibrazione o armonica di un corpo noi modificheremo la sua realtà, la ricreeremo….

Nessun suono è privo di conseguenze, nessun Suono è inerte alla vita.

Le cellulle sono ciò che sono in quanto risuonano.

Quindi ci è dato di sperimentare la maestria del suono per guarire, ringiovanire, espellere le sostanze dannose e riorganizzare la nostra materia e la nostra mente.

Non soltanto gli accordi, ma le note musicali hanno un potere sulla vostra struttura molecolare, e sulla vita.
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Potremo quindi usare, come abbiamo già detto, su alcune zone del corpo DELLE CAMPANE DI CRISTALLO,O DELLE CAMPANE TIBETANE DEI CHAKRAS (noi lavoriamo con quelle)

Le Campane tibetane, producono il suono primordiale di ‘AUM’: L’enunciato fondamentale della metamorfosi energia in materia.

QUELLE DEI CHAKRA RISUONANO SECONDO LE VIBRAZIONI DI OGNI CHAKRA APPORTANTO RIEQUILIBRIO E DOLCE RILASSAMENTO
Il loro sound sincronizza le onde cerebrali senzienti e crea un effetto terapeutico sul corpo / mente per una ottima realizzazione.
Essi alterano lo spazio, la mente e il tempo, il risveglio della memoria cellulare e la guarigione del corpo energetico.
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I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole di potere, i suoni e il pensiero.
Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente.

Per secoli sono stati utilizzati i Suoni per la guarigione e trasformazione della coscienza.
Siamo ora alla scoperta della scienza che sta dietro questa modalità antica e potente che è così efficace per la guarigione di oggi. La medicina moderna può ora misurare e quindi confermare la pratica del suono come mezzo per guarire.

il suono e il canto sono ancora in uso nelle culture sciamaniche e questo perchè il suono induce stati di trance di coscienza propizio alla guarigione.

Certamente la frequenza deve essere quella corretta

La persona deve lavorare con i propri processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il Corpo-cellule del ricevente.

I suoni, i Bija e mantram che verranno insegnati sono LUCE-PAROLA che in-formano (danno significato, forma ed essenza alla realtà), essendo vibrazioni, sono anche suono e colore.

E’ questo il caso, ad esempio, del mantram OM -Il SUONO ORIGINARIO-che contribuisce a scuotere e liberare l’essere, a farlo vibrare in un rinnovato stato di salute.

Non è facile decodificare i suoni che sono opportuni per noi, ma i Bija e alcuni Mantram ci vengono in aiuto.

Il mantra, letteralmente “proiezione della mente” protegge la mente.

Ci sono molti mantra, ognuno con le proprie qualità ed i suoi effetti le cui
combinazioni di suono, ritmo e risonanza producono uno stato alterato di coscienza che regola lo schema per il flusso dei pensieri CHE AIUTA LE CELLULE NELLA GUARIGIONE.

Abitualmente avvertiamo delle differenze tra una cosa ed il suo nome, questo perché i nomi sono etichette arbitrarie. Ma il mantra non è un’etichetta arbitraria: è una corrente sonora in relazione al suo oggetto.

Quando una vibrazione sonora corrisponde a un “suono archetipale” o in qualche modo riproduce ciò a cui si riferisce, è un linguaggio sacro.

I corpi hanno la loro sacralità.

Salmodiare questi linguaggi crea l’unione vibratoria tra noi stessi ed il Creatore. Apporta cambiamenti nella mente e nelle cellule.

Useremo il suono della voce per instaurare un rapporto amichevole con gli organi del nostro corpo, indirizzandoci ad essi come ad esseri coscienti dotati di una loro intelligenza,che i taoisti chiamarono SHEN, o spirito dell’organo.

LO YOGA DEL SUONO COMPRENDE:

Mantra Yoga ( ripetizione di sacre sillabe mistiche) e il Nada Yoga (lo Yoga del suono sottile)
Per portare il corpo-mente-spirito verso un bilanciamento armonioso, queste forme devono essere coltivate CONTEMPORANEAMENTE.

Le vibrazioni armoniche sottili dei Mantra cantati, sia mentali che vocali,agisce come agente di pulizia e purificazione della nostra coscienza.

GLI YOGYN RISHI- I SAGGI VEGGENTI DELL’INDIA PREISTORICA, scoprirono che certi suoni causavano in loro gioia e estasi, alcuni illuminavano la mente, altri erano portatori di ELEVATI poteri psichici,altri apportatori di profonda tranquillità o energia inesauribile,libertà dalla paura, o guarigione mentale e fisica.

In India non è inusuale che medici taoisti prescrivano specifici Mantra invece che i rimedi usuali, ciò non è semplicistico come potrebbe sembrare ad una mente razionale.

Da centinaia di anni in Africa si è risaputo che certe frequenze ritmiche di percussioni servono per fermare la febbre.

Metodi simili sono usati oggi da praticanti radionici avanzati che usano sofisticati strumenti al posto dei tamburi, e anche negli ambienti allopatici, la musicoterapia comincia ad essere utilizzata in trattamenti di problemi sia fisici che mentali.
Solo recentemente nel mondo occidentale si è scoperto che certe onde di suono hanno la capacità di attivare la guarigione cellulare e questi suoni hanno dimostrato la capacità di promuovere e velocizzare la guarigione perfino in metodi ortodossi.

È così che anche la scienza medica comincia a rivendicare le scoperte dei saggi di millenni fa. Che cos’è dopotutto una dose di medicina allopatica? È una sostanza composta di molecole atomiche in uno stato denso di vibrazione.
Attraverso il potere ritmico del mantra decidiamo a quale livello di coscienza vogliamo riferirci,

ma l’efficacia del mantra dipende dal nostro livello di coscienza.

PURO INTENTO E CONSAPEVOLEZZA.

Secondo la scienza dello Yoga del suono, ci sono cinque categorie di suono distinti in base alla loro efficacia, in base al livello da cui sono originati ed i loro effetti:

Bakri è il suono emesso dalla lingua.
Comunicare a questo livello è completamente privo di efficacia, è parlare a vuoto. Se parlate in questo modo ad una persona, quello che dite gli “entrerà in un orecchio ed usciràdall’altro&am p;qu ot;.

Khanth è il suono generato dalla gola. È il suono che si forma mentalmente quando si legge in silenzio, è il suono subvocale che si sente come se fosse realmente proiettato fisicamente.
Comunicare a questo livello dà maggiore impatto alla vostra comunicazione ma non tutto quello di cui avete bisogno. Se parlate in questo modo ad una persona quello che dite colpirà i timpani e creerà un suono efficace.
Hardhav è il suono formato al centro del cuore. Noi lo chiamiamo IL SUONO SENZA SUONO. È il desiderio che la madre manda al figlio,che il chela (discepolo) manda al guru. È una comunione attraverso il linguaggio silente delpensiero.
Se salmodiate un mantra dal chakra del cuore lo sentirete automaticamente anche nelle
vostre orecchie, senza nemmeno cantare.
Se salmodiate ad una persona non dovete nemmeno proferire parola: c’è il linguaggio del corpo, voi e la parola, andrà dentro l’altra persona e sarà “messo in memoria”.

Anahatha è il suono che non ha fine, infinito. È il Suono-Non-Suonato che riverbera profondo
in tutti i livelli di coscienza ed esistenza.

Questo è anahat nad, o suono prodotto senza l’eccitamento vibratorio di qualsiasi oggetto fisico, non è percepito attraverso i sensi ma con la sottile sensibilità di un’alta
consapevolezza.
Questo suono è udito dai bambini fino a circa due anni di vita, poi con tutto l fracasso della coscienza che la società industrializzata produce, gradualmente perde la sua emergenza nella mente ed è comunemente non più udito e dimenticato verso i tre anni. E’ possibile riattivarlo

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Nabhi è il suono centrato all’ombelico. È il suono più potente.
Se indirizzate la voce dal punto dell’ombelico l’altra persona sarà colpita al centro del cuore ele vostre parole rimarranno nella sua testa.

È attraverso la pratica del mantra, del suono dell’Infinito Creativo, che si può rivitalizzare e sviluppare nuovamente questo potenziale perduto.
La capacità di guarire con i suoni sacri.

Tutti questi livelli di suono sono sviluppati ed integrati da una buona sadhana.

Alla fine la pratica del mantra è perfezionata cosicché tutto il mantra è japa.
Ja significa suono, Pa significa risuono.

Japa significa “risuonare il mantra”.

Nel japa il mantra è proiettato verso il cosmo infinito e riflesso indietro verso di noi.
Lo si può udire senza sentire che lo si sta pronunciando e producendo.

È l’esperienza di un milione di voci che fanno eco al mantra. È l’intimo e creativo.

Japa conduce a tapa: il calore psichico che pulisce e rinvigorisce i nervi.

Nella ripetizione, o canto di mantra, è importante muovere bene la bocca, non borbottare, e muovere la lingua con precisione come verrà indicato

(Trascrizione di Sujan Singh)

I SUONI E IL 6°CHAKRA

Nel puro intento e nel SUONO lavoriamo con l’aiuto del 6° chakra che ci aiuta a conoscerci ad essere centrati per un ottimo lavoro sugli altri.
Nel cammino della vita di un essere umano, prima arrivano i suoni e poi i suoni vengono colmati di sensazioni e percezioni, poi vengono le parole, quindi i pensieri ed infine le credenze ed i sistemi complessi e teorici.

Cosa accade ?

Ci si allontana sempre di più dal centro !

Vi siete mai chiesti perché i pensieri non ci spaventano come le sensazioni ? Semplice.

Le sensazioni e le percezioni ci possono destabilizzare, ci possono portare nel caos incontrollabile.

Per entrare nelle sensazioni ci è di grande aiuto la recita dei mantra.

I suoni infatti evocano le sensazioni.

Esiste un movimento circolare : dai suoni alle sensazioni, dalle sensazioni alla percezione e nuovamente ai suoni.

Circolare perché tutto ha origine dal suono ed il suono è circolare, non lineare.

I suoni arrivano in cerchi e tu sei il centro, la persona che viene “accarezzata dai suoni” è il centro.

Molti maestri hanno detto che per i suoni “tu sei sempre Dio”, il centro dell’Universo.

Ma cosa incredibile … al centro non esiste alcun suono. Il centro è privo di qualsiasi suono, per questo puoi sentire tutti i suoni, altrimenti non potresti.

E ancora più incredibile non è la testa a recepire il suono. Le orecchie sono solo uno strumento.

Il suono viene interpretato e percepito dalla pancia !

Ecco perchè il nostro massaggio associato ai mantram e al Reiki, è così efficace!

Le emozioni e sensazioni vengono “dalla pancia”.

I giapponesi che sono maestri nella scuola del suono lo sanno molto bene.

La percezione è quel “centro della vita” che si manifesta quando in un attimo la tua consapevolezza si volge all’interno, per ricadere nel tuo essere e ritrovare il tuo Divino Sé Superiore.

Comprendiamo allora che nessuno si è mai allontanato dal Divino.

Chi è arrivato a conoscere il Divino non dirà mai di averlo trovato ma dirà : “non è stato mai smarrito! Ora so di essere dove già ero !”.

E così anche i doni del 6 chakra, chiaroveggenza, chiaroudienza, telepatia, … sono sempre stati a nostra disposizione, non sono mai stati smarriti.

Vuoi utilizzarli anche per questa arte di cura?

Il primo elemento necessario è avere una mente che indaga e non una mente che crede.

La ricerca spirituale è volta ad una esperienza e non ad una risposta.

Il secondo elemento è essere disponibili a lasciarsi andare, non abbandonando ciò che si ha, ma scomparendo rispetto ciò che si è.

Il terzo elemento, il più importante, avere una pazienza infinita.

Siamo disposti ad aspettare continuando con amore e semplicità a fare il lavoro ?

E quando giungeranno i Dono del 6 chakra non interpretiamoli!

Se la “visione” diventa interpretazione stiamo cercando di creare la Verità.

Limitiamoci ad essere testimone di ciò che accade !

-NADA YOGA: LO YOGA DEL SUONO

Il Nada Yoga, lo yoga del suono, è un aspetto dello yoga che utilizza il suono, i mantra e la musica al fine di raggiungere la meta dello yoga: l’integrazione della personalità, la ri-connessione con il Divino…. per la guarigione olistica

Le origini:
Nelle Upanishad, letteratura vedica immediatamente posteriore ai Veda, si trovano molti riferimenti al suono primordiale: OM (AUM).

OM è anche detto Nada Brahma, cioè suono creatore.

Nella tradizione musicale indiana le melodie (Raga) e i cicli ritmici (Tala) possono provocare svariati tipi di emozioni, reazioni fisiologiche, agire sui fenomeni atmosferici, sono inoltre indicate in determinate stagioni o in differenti periodi del giorno o della notte.

In India esiste tutto l’impianto teorico musicale, codificato da secoli, riguardante l’uso dei suoni, melodie e ritmi collegati a stagioni, orari, stati fisici e psichici e a tutte le circostanze della vita dell’uomo e della Natura

“I Veda sono per definizione Ascolto. Il loro nome tecnico è Shruti che vuol dire: ciò che si ascolta. Il Veda quindi si ascolta, non si legge, lo si apprende ascoltando.

Le Upanishad, che sono il corpo filosofico dei Veda, sono ciò che si ascolta ai piedi del Maestro. L’ascolto ha sicuramente un ruolo di primo piano. Il luogo dove si ascolta è l’Atman, il Sé, per dirla in termini junghiani.

Le Upanishad dicono che l’orecchio non ascolta, come l’occhio non vede e come la pelle non sente. E’ il Sé ad esserne testimone. Il luogo dell’ascolto è sicuramente il Sé

Le principali categorie di suono nei Veda

 

Nada: indica il suono primordiale, il suono nella sua essenza, energia ed emanazione del Brahman, la potenza creatrice che genera l’universo.

Ci sono scoperte dell’astrofisica moderna che si stanno avvicinando sorprendentemente alle definizioni degli scienziati vedici su questo fenomeno della creazione.

Shabda: significa genericamente “suono”. Accostato alla parola “pramana” (prova), dai Maestri, da altre dimensioni e quindi il suono “udito” dai mistici.

Dhvani: suono proferito e udibile (in opposizione a suono interiore). Ciò che viene insegnato ma non è ancora giunto a destinazione.

Svara: suono specifico delle note musicali. Tono musicale. Ciò che risuona. Unione di luce e suono.

Shruti: ciò che è stato udito, insegnamento giunto a destinazione. Nel linguaggio musicale definisce i microtoni. Rivelazione tramandata oralmente da Guru a discepolo

Nada Brahma Yoga

L’antica disciplina indiana del Nada Yoga ci aiuta a scoprire chi siamo veramente dal tono della voce e a liberare, con il canto e con la musica, le emozioni represse.

Che tipo sei? La risposta è nella voce o meglio nella nota personale.

Ad ogni nota personale infatti corrisponde un tipo di personalità.

Così il tipo RE è un curioso dotato di grande senso pratico,

il LA ha la stoffa del leader, il SOL desidera fortemente un amore spirituale.. Lo dice il Nada Yoga, o yoga del suono, disciplina che utilizza la vibrazione del suono per aiutare l’uomo a migliorarsi.

Recentemente, a metterlo a punto attingendo alle antichissime tradizioni dei Veda, i testi sacri indiani, è stato un maestro contemporaneo, Vemu Mukunda, fisico nucleare e famoso musicista indiano.

Coniugando i suoi studi scientifici con la tradizione millenaria del suo paese ha elaborato una lunga indagine sul corpo umano e le sue risposte fisiche e psichiche al suono, arrivando alla conclusione che ogni essere vivente è un suono. La sua formazione scientifica in fisica nucleare gli ha permesso di sviluppare l’attitudine a verificare sperimentalmente tutto quello che la millenaria tradizione musicale indiana ci ha tramandato. Il suo metodo terapeutico utilizza il suono come fenomeno vibratorio che può agire direttamente su specifici punti del corpo. Questi punti sono collegati a stati emozionali, quindi, il suono utilizzato con attenzione, può indurre modificazioni sia psichiche che fisiche nella direzione desiderata.

La possibilità di indurre trasformazioni nel campo della materia rende questo metodo assai differente dalla moderna musicoterapia del mondo occidentale che invece impiega la musica prevalentemente come strumento di comunicazione

Da qui nasce la necessità di ritornare alla fonte, a Shabda Brahma, il Suono Creatore, con l’aiuto del Nada Yoga.

Il principio base del Nada Brahma Yoga, descritto nei testi vedici, afferma che dapprima è necessario purificare la mente riportandola sotto controllo, quindi regolare le percezioni sensorie per avere una vita più armoniosa. Successivamente è possibile irradiare vibrazioni sonore e utilizzare specifici passaggi e determinati movimenti musicali per permettere al paziente di curarsi da solo O DI ESSERE AIUTATO, nell’ autoregolazione dei vari sistemi dell’organismo.

Voce, strumenti, note ed emozioni

Ogni essere umano, dice Mukunda, raggiunta l’età adulta assume una vibrazione che lo distingue e lo rende nota unica e caratteristica del grande concerto cosmico. Scoprire quale è la propria nota personale e come vibra dentro il corpo che fa da cassa armonica, aiuta a riarmonizzare le energie per stare meglio nel proprio corpo, nei luoghi e con le persone con cui si vive in tutti gli ambiti

Scoprire la propria nota personale o fondamentale vuol dire anche andare alla radice della personalità, scoprirne lati oscuri e sorprendenti. Oltre alle parole infatti la voce nasconde in sé risonanze profonde di ciò che siamo quando siamo realmente noi stessi. E come il corpo anche la voce invia messaggi che vanno al di là delle parole.

Studiando i dati relativi alle frequenze percorse dalla voce SI NOTA che una persona parla e canta fondandosi su una determinata frequenza che tende a rimanere costante. Un mutamento di questa nota fondamentale si ha quando siamo in presenza di forti emozioni o di agitazione mentale. La nota fondamentale corrisponde al chakra dell’ombelico ed esprime i caratteri generali della persona.

Il maestro H. Mitrà afferma: “La nota fondamentale di una persona rappresenta sotto forma di suono il cordone ombelicale che la collega all’esistenza. Essa definisce che cosa è fondamentale, irrinunciabile, essenziale nella sua vita”

La voce dunque ci porta a conoscere gli stati emotivi che, sempre secondo Mukunda, si possono collocare con precisione nei chakra, i centri energetici posti idealmente lungo la colonna vertebrale, dal coccige al centro della testa. Ogni chakra vibra ad una frequenza sempre più alta man mano che si sale dalla base della colonna alla sommità del capo

Le note più cupe e profonde provengono dalla corda che vibra più lentamente, quelle più acute dalla corda che vibra più velocemente.

In pratica come si fa l’analisi della personalità con lo yoga del suono? La ricerca della nota personale si fa attraverso incontri individuali in un ambiente il più naturale e rilassato possibile. Alla persona si chiede di stare in silenzio per almeno 20-30 minuti prima della seduta, per favorire la concentrazione. Quindi, seduto comodamente davanti all’insegnante, l’interessato comincia a parlare di tutto quanto le passa per la mente mentre un frequenzimetro rileva le frequenze della voce. L’importante è concentrarsi sul proprio respiro e di volta in volta sui 3 punti precisi del corpo cioè l’ombelico, il centro del petto e la fronte, dove hanno sede i chakra più importanti, quelli in cui vibra anche la nota cosmica. Entro mezz’ora, al massimo 45 minuti, si può individuare la nota dominante e fare un quadro della personalità.

Nell’essere umano la voce è il canale attraverso il quale la coscienza si manifesta esteriormente; è l’anello di congiunzione fra la mente e le emozioni di una persona a quelli di un’altra. Tutte le cose che vibrano sono sensibili tra di loro, quindi potremmo dire che il suono è l’anello di congiunzione fra tutti i fenomeni.

Secondo gli antichi insegnamenti dell’India il più perfetto di tutti gli strumenti è la voce umana. Nessun altro strumento esprime, in modo così perfetto, le sfumature del pensiero e del sentimento

Il prof. Ferrini, eminente studioso, parla del potere trasformante della parola e del suo rapporto con il sacro:

“La musicalità strumentale è inferiore rispetto a quella della parola. La verità è musica di per sé, è la musica divina trasformante, che trasforma l’ambiente e le persone.

Oggi la musica si consuma, non la si utilizza come un mezzo trascendentale.

Bisogna ritornare al tempo in cui La musica serviva per accompagnare un atto sacro, per trasformare in sacro ciò che sacro non era.

Oggi si usa la musica per stordire e ipnotizzare.

L’antico termine sanscrito “Nada” indica che il suono trae origine dall’unione tra l’energia del respiro (na) e quella del calore (da) ed è proprio l’attrito del fiato contro le corde vocali che fa scaturire la voce. Il primo effetto si ha infatti nell’utilizzo di sistemi e tecniche vocali per attivare un’azione del respiro sull’energia vitale, il Prana.

Il secondo effetto è quello dell’attivazione dell’elemento calore, che nei Veda è associato alla coscienza (Cit-Agni). Il suono riesce quindi ad evocare tale energia, il calore percepito durante il canto è un indicatore di questa attivazione. Nel caso di emozioni “trattenute” siamo di fronte ad energia ghiacciata, cristallizzata, in quanto privata della sua forza dinamica, e che è necessario scioglierla ed elaborarla. Sappiamo che parlare dei propri problemi già aiuta a scongelare queste energie bloccate e di conseguenza i sentimenti e le emozioni collegate.

La voce ed il respiro possono essere dei potenti strumenti di trasformazione, liberando i canali dell’energia vitale dalle tossine interiori che oltre a condizionare ed inquinare la mente, possono creare conseguenze anche a livello fisico. Quando il conflitto interiore viene risolto, l’armonia ristabilita si riflette sul piano mentale ed emozionale permettendo anche l’accesso ai piani più elevati dell’essere.

Il processo che porta ai piani elevati dello spirito deve prima armonizzare i piani emozionali e mentali Ecco perché canti, suoni e musiche sacre hanno spesso proprietà guaritrici.

Attualmente,esistono ancora almeno due suoni incondizionati primitivi uguali in tutto il mondo: la risata e il pianto. Tutti gli altri suoni primitivi sono quasi scomparsi. Dunque, il suono emesso dalle emozioni è un suono puro.

Altri suoni, nati da un processo mentale di identificazione, possono cambiare da luogo a luogo. Uno dei fondamenti teorici e pratici della concezione musicoterapeutica del Nada-Yoga è quello relativo alla possibilità di porre un soggetto nello stato di “mente neutra”, rendendolo calmo e quieto sia mentalmente che fisicamente, e ciò per mezzo del suono.

Il suono udibile, come abbiamo visto, è dovuto ad una vibrazione dell’aria e nella tradizione indiana viene detto Ahata Nada, la musica si basa su questo nada. Questo suono è manifestato dalle vibrazioni naturali mediante urto o sfregamento.

Il suono non manifesto ed impercettibile ai sensi fisici umani, invece, viene detto Anahata Nada e corrisponde ad una vibrazione che non è prodotta da alcun agente fisico in movimento .

Il pensiero è anahata e per tutti i pensieri esiste un modello sonoro nella mente. Il suono anahata può essere udito o sperimentato mediante la concentrazione sul centro sottile chiamato Anahata Chakra, situato nella regione del cuore: è il chakra che contiene dodici petali e ognuno dei quali ha incisa una delle prime dodici lettere dell’alfabeto Devanagari. l’OM.

Quando parliamo liberiamo delle vibrazioni che colpiscono i nostri timpani, ma il suono va ben oltre. Continuando il suono ad espandersi, la frequenza diventa sempre più piccola. Queste parole diventano frequenze sempre più piccole, si espandono nel cosmo ed entrano in quello che noi chiamiamo Etere o Akasha e lì rimangono. Qualsiasi suono che liberiamo all’inizio è una vibrazione fisica e alla fine diventa una vibrazione cosmica. Per esempio, quando il vento soffia molto forte si ha come un forte massaggio sulla pelle e la nostra mente non è a proprio agio. Quando però il vento si espande in modo leggero e ci accarezza il corpo, allora ci sentiamo bene. Quindi la pressione sul corpo ha un effetto sulla mente.

Una persona equilibrata può controllare e far uscire i suoni (parole) solo quando decide di farlo.

E questa uscita dovrebbe essere supportata da pensieri positivi ….Questi sono i motivi per cui alcune terapie mirano a convertire, a trasformare le energie negative in positive prima di essere liberate all’esterno, oltre che a farci comprendere i meccanismi generativi e le cause, consci ed inconsci. Questo è l’obiettivo principale delle tecniche del Nada Yoga.

Il suono e la cura anche sul corpo fisico:

Per comprendere lo Yoga del suono, è necessaria una pratica personale attenta e una raffinata sensibilità d’ascolto, non solo uditivo; come è stato già detto, bisogna sentire il corpo e sentire come il suono si sposta nel corpo, i punti risonanti, gli ostacoli, le oscillazioni di frequenza e tutte le sfumature che possono schiudersi ad un’attenzione aperta e presente. Lo scopo è di permettere all’energia di trasformarsi secondo il proprio percorso naturale, che passa attraverso tutti gli stati emotivi necessari prima di essere convertita in una pace di ordine più elevato, di natura spirituale e di vibrazione più sottile.

E’ importante educare anche il nostro ricevente ad ascoltare ….col cuore…..

Il professor Ferrini, eminente studioso, definisce così l’ascolto:

“L’ascolto attiene a vari stati di coscienza. Esistono diversi modi di ascoltare. L’ascolto è una modalità dell’essere. Quando noi vogliamo che qualcosa entri profondamente dentro e ci pervada, ascoltiamo in un modo. Quando invece cerchiamo solo un’informazione banale, di limitata utilità, ascoltiamo superficialmente. Se vogliamo cogliere un insegnamento profondo, una verità sulla quale siamo pronti a strutturare la nostra vita, per dare un senso alla nostra esistenza, allora ascoltiamo con differente attitudine. L’ascolto dunque ha varie profondità che corrispondono all’interesse che ci anima. Quando l’interesse è alto, sicuramente l’ascolto è molto profondo.

Purtroppo vediamo che la gente ha perduto non solo l’arte dell’ascolto, ma anche l’opportunità di essere educata ad ascoltare.

La preghiera è ascolto, la meditazione è ascolto, più meditiamo in profondità, più ascoltiamo i nostri bisogni veri che sono quelli spirituali, ontologici…curativi….

La “nostra” personale melodia , la nostra nota che ci fa stare bene”…..

Ad ognuno dei sette chakra corrisponde un tipo di musica. Così se una melodia ci piace significa che quel chakra ha bisogno di quella musica, se invece ci infastidisce vuol dire che ci sono problemi. Cercheremo di comprendere qual’è quella del nostro ricevente…..

Primo Chakra: collegato all’energia vitale. Governa il plesso sacrale e il coccige. Strumento: tamburo, batteria. Musiche corrispondenti: ritmi tribali.

Secondo Chakra: è il chakra della sessualità. Colore arancione. Governa i genitali. E’ stimolato da musiche che implicano movimenti del bacino tipo le danze sudamericane.

Terzo Chakra: è il centro della forza di volontà e dell’autoaffermazione Organi governati: il plesso solare. Strumento: pianoforte, violino, chitarra. Ritmi corrispondenti: brani solenni di musica classica o rock dal ritmo incalzante..

Quarto Chakra: è il chakra del cuore e del sentimento. Strumento: la voce.

Quinto Chakra: è il chakra della gola, della parola, della comunicazione.. Strumento: la voce. Lo alimentano le musiche universali di Mozart.

Sesto Chakra: corrisponde alla mente, all’intuizione, alla chiaroveggenza. A livello fisico governa l’ipofisi. Strumento: tamburi, campane tibetane. Lo stimolano musiche da meditazione come canto gregoriano, canto indiano, Bach, free jazz.

Settimo Chakra: Strumento: arpa. La sua musica è il silenzio.

***

Ognuno di noi, secondo Vemu Mukunda, vibra come uno strumento musicale risuonando in base ad una delle 12 possibilità della scala cromatica: le 7 note base più le altre 5 note alterate o diesis. Possono risuonare in un punto qualsiasi delle tre ottave sonore in cui è diviso il corpo umano e cioè nell’ottava bassa, dall’alluce all’ombelico, nell’ottava media, dall’ombelico alle sopracciglia (il terzo occhio) e infine nell’ottava alta, dal terzo occhio al centro del capo (fontanelle). A ciascuna di esse corrisponde un tipo di personalità.

Tipo SOL: è la nota cosmica, della spiritualità. Chi appartiene a questa categoria è una persona tranquilla, armoniosa. Il suo compito: indicare la via verso l’infinito.

Tipo SOL DIESIS: freddo, cerebrale è diviso tra desiderio di concretezza e la spinta verso l’alto. Il suo compito: mediare tra energie spirituali e terrene.

Tipo LA: attivo, dotato di senso pratico e capacità organizzative, ha la stoffa del LEADER. Il suo compito: trovare lo spirituale nella quotidianità.

Tipo LA DIESIS: solitario, ambizioso desidera affermarsi attraverso lo studio e la ricerca. Il suo compito: ricercare per il bene dell’umanità.

Tipo SI: egocentrico, bugiardo anche con se stesso, a volte geniale, tende a prevaricare per desiderio di autoaffermazione. Il suo compito: imparare a essere più umile e più sincero con se stesso e con gli altri.

Tipo DO: generoso, idealista, compassionevole, armonioso. Il suo compito: ricordare che il Cielo può esistere anche sulla Terra.

Tipo DO DIESIS: artista e sognatore, auspica il ritorno a una vita semplice, naturale. Il suo compito: trasferire sul piano del reale i sogni più belli e le aspettative migliori del genere umano.

Tipo RE: concreto, stabile, consapevole dei suoi limiti e dei suoi pregi. Il suo compito: riconciliarci con la Terra che abitiamo.

Tipo RE DIESIS: dinamico, curioso, ma anche invadente. Il suo compito: seminare il dubbio, smuovere gli immobilismi.

Tipo MI: personalità forte, dominatrice fino alla prepotenza. Il suo compito: ridimensionare il suo Ego smisurato.

Tipo FA: intuitivo, può essere un sensitivo naturale. Il suo compito: mediare tra il rumore della quotidianità e il silenzio della preghiera e della meditazione.

Tipo FA DIESIS: socievole, amante della vita all’aria aperta, creativo in qualunque campo. Il suo compito: creare qualcosa di nuovo per l’umanità.

Curare con IL SUONO:

Questo lavoro di scoperta del proprio strumento interiore ha effetti benefici anche sulla salute. Infatti, facendo vibrare i chakra secondo frequenze particolari, si stimolano gli organi e le funzioni corrispondenti, risvegliandone le energie.

Non è certo facile trovare la vibrazione giusta per curare una certa zona del corpo perché bisogna individuarne con esattezza timbro, altezza e durata.

Il canto carnatico è una musica che si modula sull’onda dell’espirazione, con effetti molto profondi a livello psichico ed emotivo. Non si basa sul nostro sistema musicale ma sulle 72 raga, che sono le scale indiane. I raga (in sanscrito significa colore, tono musicale) sono alla base dei canti sacri legati ai vari momenti della giornata.

Il potere curativo del suono era noto in tutto il mondo antico. Del resto il corpo umano è stato il modello per molti strumenti musicali, con tanto di manico (spina dorsale), cassa armonica (gabbia toracica) e corde (vocali).

Ogni giorno accumuliamo energie emozionali sia positive che negative e queste possono rimanere bloccate a livello dei Nadi.

Questi blocchi emozionali, anche se a livello inconscio, danno origine a disarmonie mentali e fisiche.

I 22 Nadi sono correlati a note musicali chiamate Shruti.

Se le energie emozionali, bloccate in tali punti, possono essere raggiunte per mezzo di un attento uso delle note, allora le persone affette da turbe psichiche potranno convertire le energie emozionali disarmoniache in energie di serenità ed avvicinarsi alla comprensione delle cause dei loro problemi e a liberarsene, se l’anima è pronta

Ognuno di noi possiede la propria nota base o tonica, che è la manifestazione sonora della nostra essenza profonda, che può essere determinata partendo dal suono della voce, mediante un particolare metodo di rilevazione.

Lavorando sui punti di energia emozionale bloccata è possibile influenzare i processi fisiologici e aiutare la mente a sciogliere le sue complessità.

Secondo il Nada Yoga è importante individuare la nota, l’intervallo e la scala musicale adatti ad esercitare un’azione corretta. Ci sarà infatti una certa nota che, inserita in una determinata combinazione di altre note e intervalli, sarà in grado di armonizzare un determinato chakra e sciogliere le tensioni nella relativa zona. Come le note possono essere bemolle o diesis, cioè avere un aspetto debole e uno forte, analogamente i chakra possono essere ipertonici o ipotonici. Bisognerà distinguere se sia preferibile dare un rinforzo attraverso un suono forte oppure agire omeopaticamente con un suono che rappresenti in forma musicale il problema energetico dell’individuo

I Raga indiani furono concepiti proprio sulla base di questi principi, per cercare di sfruttare tutte le possibili combinazioni di note ed intervalli allo scopo di armonizzare le energie psico-emozionali dell’essere umano. E’ nota infatti la connessione tra i Raga, le note che li compongono e le emozioni. Ogni scala modale è ritenuta in grado di esprimere ed elaborare una determinata tipologia di emozione (Rasa) tramite differenti combinazioni di note e intervalli, con una nota “tonica” di base fissa.

Questi microtoni sono chiamati “Shruti”, che significa “ciò che risuona”, e il loro numero è stabilito in 22. Essi formano la scala su cui si posizionano le sette note della gamma per formare i differenti modi o “raga”.

E’ importante osservare come aspetti “omeopatici” e “compensativi” siano presenti nei Raga. I Raga sono suoni mantrici non legati a fattori culturali come nel caso dei Mantra tratti da linguaggi verbali, bensì sono universali come lo è la musica.

Esiste un testo vedico molto antico completamente dedicato alla musica e alla scienza dei suoni, il Gandharva Veda, di cui è giunto fino ai nostri giorni soltanto l’indice

Nel Gandharva Veda furono riuniti un gran numero di testi che si riferivano anche ad applicazioni artistiche, magiche e terapeutiche dei fenomeni sonori.

 

ALCUNI MANTRAM DI GUARIGIONE

Nel Vangelo secondo Giovanni si legge: “In Principio era il Logos, e il Logos era presso Dio e il Logos era Dio” e in seguito abbiamo la descrizione del processo della Creazione; il termine greco Logos è oggi abitualmente tradotto con Parola o Verbo, ma nell’antichità si privilegiava un’altra traduzione di questo vocabolo: Suono.

Al di là di qualunque traduzione, nel Vangelo è espresso chiaramente il concetto che, prima della creazione materiale delle cose, Dio emanò una vibrazione – mentale, verbale o musicale – origine di Tutto Ciò che Esiste.

Secondo l’Induismo il suono originale è assimilabile al bija mantra “AUM”, cioè al “mantra radice” OM

(ripreso dal Cristianesimo nell’AMEN e dall’Islamismo nell’AMIN),

la sua corretta e prolungata modulazione vocale permetterebbe di purificare completamente la natura inferiorizzante dell’uomo, concetto simile a quello ebraico secondo cui la corretta pronuncia del nome divino YHVH permetterebbe la fusione con Dio.

La conoscenza approfondita delle leggi che regolano l’armonia musicale può dunque svelare i segreti del cosmo e già Platone, nel Timeo, afferma che il Creatore dell’Universo – il Demiurgo – ha posto un principio di mediazione tra lo spirito originario e la materia originata detto “Anima Mundi”, le cui leggi sono dettate da principi matematici e musicali.

Essendo l’essere umano formato in parte dallo spirito incorruttibile e in parte dalla materia corrotta può, attraverso l’alchimia musicale, purificare la propria natura e tornare all’Essenza Prima (Dio).

La parola “mantra” è formata da due radici: “man” che significa “contemplazione” o “meditazione” profonda, o, secondo altri, “mente” e “tra” che vuol dire “illuminare” o “espandere” o, secondo altri, “protezione” protezione della mente.

Un mantra è una formula da ripetere a voce, con particolari melodie.

Il mantra viene ripetuto a lungo per sviluppare concentrazione e un certo tipo di energia: è un metodo d’autorisveglio praticato da millenni in India.

Ma canti, cantilene, “nenie” o vocali ripetute, sono utilizzati da sempre dai popoli aborigeni per curare le persone

Attraverso correnti sonore interiorizzate, il mantra comunica con i centri energetici profondi dell’uomo: l’uso della ripetizione di suoni (fonemi) è molto antico e comune a molte culture.

Si ripetono nomi mistici, preghiere, mantram cantati e non, sussurrati o solo mentali, quasi sempre formule sacre tratte dai vari testi sacri….

La tradizione sostiene che i mantra ci sono stati dati dai rishi, grandi saggi, veggenti e maestri del passato che avrebbero percepito i suoni a livello eterico e li avrebbero poi tramandati.

I saggi dell’India, in ogni caso, come già affermato, hanno dedicato molto tempo allo studio del suono e ai suoi effetti sul corpo e sulla psiche scoprendone, tra l’altro, proprietà di guarigione.

Il mantra è uno strumento per focalizzare la mente che altrimenti si disperde.

Non c’è differenza sostanziale tra la meditazione e la pratica del mantra yoga. Tutte e due le pratiche portano al silenzio e alla calma mentale.

Tra i suoni, di cui si fa uso in questa disciplina, vi sono alcuni fonemi di potenza, chiamati BIJA Mantra:

“bija” significa “seme” vale a dire costituiscono le basi di tutti gli altri mantra e che salmodiati vanno a lavorare sui vari organi del corpo umano.

I Bija mantra racchiudono un significato trascendente e, se correttamente eseguiti, possono produrre degli stati di coscienza profondi, attraverso le vibrazioni che raggiungono le cellule nervose, penetrando fino all’inconscio.

Il Mantra OM è il Bija mantra per eccellenza, è il mantra dei mantra.

potremo salmodiare mentre massaggiamo alcune zone malate alcuni di questi Bija o altri mantra a seconda del bisogno

-Mantra che riequilibrano l’energie dei chakra:

il Mantra Gayatri che rafforza Muladhara

-Il Mantra di Mira per infondere gioia nella propria vita

-il Mantra di Protezione

-Il Mantra della guarigione e della purificazione

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TESTIMONIANZE:

Ricerche mediche di una Università di Parigi, hanno trovato che certi suoni ripetitivi rivolti ad una cellula cancerogena, la distruggono.

“Negli ultimi anni ho avuto parecchi casi di cancro in studenti dei miei corsi di mantra”, dice Muz Murray” E ho cominciato a ricevere lettere di persone che avevano evitato l’asportazione chirurgica,

una signora che doveva subire una ASPORTAZIONE AL SENO, dopo 5 giorni di seminario sul mantra trovò che il suo tumore era diminuito , cosicché l’asportazione del tumore non era più necessaria.

Cinque anni dopo canta ancora e ha ancora il suo seno.

Un’altra donna con un cancro alla gola, con grosse difficoltà a parlare ha avuto una remissione e una stabilizzazione con miglioramento della voce.
Chiaramente qualcosa di potente accade”.
Se un suono elettronico senza vita ripetitivo può disintegrare una cellula cancerogena in laboratorio, quanto più effetto può avere per la guarigione il suono della propria voce ripetuto dal vivo?
Siccome è riscontrato che molti tumori hanno origine da sentimenti non vissuti o bloccati anche dall’infanzia, il mantra ( con il suo massaggio interno) spesso permette a queste pene e alle lacrime di essere rilasciate.

Sebbene sia di aiuto avere praticato prima di iniziare il lavoro con i mantra qualche altra forma di yoga, questo non è un requisito necessario.

Ognuno può beneficiare delle vibrazioni.

Mentre alcuni provano come una pulizia primaverile che permette ai loro sentimenti bloccati di venire a galla e di dissolversi, altri trovano nel mantra un immediato senso di ritorno a casa, oppure di essere cullati dall’universo o provano una gioia infinita come quella della meditazione profonda.

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Scoperta Russa sul DNA: le parole e le frequenze influenzano e riprogrammano il DNA
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Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.

Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”. I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie!Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.

I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base.
Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.

Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori informazioni, per favore, andate all’appendice finale di questo articolo). La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici&am p;qu ot; usando la radiazione laser del DNA endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.

La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perchè le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.

Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA!
In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente. Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.

Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati!

I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).

Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In Natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso.

Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze.

A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.

Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente.

Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.

Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione.

Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.

Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.

Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza.

Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.

I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.

Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta.

Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.

Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.
Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma.

L’articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori.

Nel suo libro “Vernetzte Intelligenz” (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale,possiamo creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione.

Tutti i dati sono tratti dal libro “L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA” di Von Grazyna Fosar e Franz Bludorf, riassunti e commentati da Baerbel.

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